Imagink, il solido progetto imprenditoriale di Andrea Cappello si basa sulla ATPColor OneTex 5200
"Ho una visione: diventare un punto di riferimento nel soft signage. La mia strategia di business per realizzarla è semplice: avere la migliore tecnologia e collaborare con aziende e persone con cui è possibile fare un percorso di crescita."
Andrea Cappello
AD di Imagink
Problema di business
Imagink vuole alzare il livello della propria offerta, così da attrarre una clientela esigente e con capacità di spesa elevata, che travalichi i confini regionali (e anche nazionali). Vuole realizzare progetti di comunicazione visiva basati sul soft signage, stimolanti dal punto di vista tecnico, integrati e remunerativi.Ostacolo operativo
Ha un’esperienza più che decennale nella stampa a sublimazione: Imagink è cresciuta con una ATPColor OneTex 3300 da 3,3 metri. Ma perché l’investimento della “cinque metri” sia sostenibile bisogna crescere in tutti i sensi: organizzazione aziendale, competenze tecniche, marketing e vendite.Soluzione
Consolida il proprio modello di business basato sullo scambio di valore tra persone e aziende, privilegiando le relazioni a lungo termine. Punta sull’eccellenza della squadra e della tecnologia. Rinnova la fiducia in ATPColor come partner per la propria crescita e investe in una OneTex 5200.Perché‚ Imagink ha scelto ATPColor OneTex 5200
- Sono poche le aziende di stampa a possedere una stampante a sublimazione da 5,2 metri: così possono proporre progetti unici, senza concorrenza
- ATPColor non è un semplice produttore di tecnologia, ma un partner con cui impostare una strategia di crescita nel tempo
- Il ventaglio di applicazioni di soft signage che si possono realizzare è pressoché infinito come tipologia e come dimensioni
- È una tecnologia che offre grandi possibilità creative con investimenti relativamente contenuti, come i display luminosi dinamici
- Il tessuto minimizza i problemi e i costi di spedizione, per cui non ci sono limiti a lavorare con clienti in tutto il mondo
Con la “cinque metri” è stato un salto nel vuoto, ma ci si è aperto un mondo, fatto di nuovi mercati e progetti prima impensabili.
Fa parte della strategia di crescita di Imagink anche l’acquisizione di una ATPColor OneTex 5200 con luce di stampa da 5,2 metri, a inizio 2018. Non è la nostra prima ATPColor spiega Cappello. La collaborazione è iniziata nel 2011 con una OneTex 3300 da 3,3 metri, arrivata quattro anni dopo il nostro ingresso nel mondo del soft signage.
La decisione di fare un upgrade della tecnologia avviene dopo otto anni di collaborazione. Conosciamo tutti i pregi delle macchine aTPColor: facilità d’uso, affidabilità negli anni, una densità dei colori sul tessuto che dà origine a un prodotto di qualità ineguagliabile. So che la “cinque metri” è lo strumento che ci permetterà di crescere in maniera incredibile, anche se è stato un passo arrischiato racconta Cappello. Ma è questo il ruolo degli imprenditori: osare quando altri non hanno il coraggio e lottare per realizzare la loro visione.
Ora finalmente il mio progetto di azienda si sta compiendo: ho una squadra di persone validissime e il top della tecnologia.
Negli ultimi anni Imagink è cresciuta, ha fatto investimenti importanti, e soprattutto ha definito la propria linea di business. Ha selezionato le aziende con cui crescere, tra partner e fornitori. Ha anche rinunciato ad alcuni rami di attività, scegliendo di specializzarsi. Vogliamo diventare un punto di riferimento nel tessuto per la comunicazione visiva, spiega Cappello. Tutti i nostri ultimi investimenti hanno questo scopo: per esempio,
il tavolo da taglio che abbiamo acquistato di recente ha un conveyor belt e il laser per lavorare il tessuto.
Grazie alla OneTex 5200, al plotter da taglio e al contributo fondamentale del proprio sarto, Imagink ha continuato a lavorare anche durante il COVID-19. E con un’attrezzatura completa per il superwide format si è fatta conoscere realizzando un prodotto decisamente piccolo: le cosiddette “mascherine di comunità” in stoffa, lavabili e riutilizzabili, fondamentali per il contenimento della diffusione del virus, anche se non sono presidio medico né dispositivo di protezione individuale (DPI). In questa occasione la fama di Imagink ha oltrepassato i confini regionali grazie a creatività fresche (le mascherine sono stampate con immagini buffe o alla moda), generosità (sono state vendute a prezzo di costo) e una strategia di comunicazione tempestiva.
Siamo ben consapevoli però che questa è una parentesi: il nostro obiettivo è continuare a lavorare nel grande formato avverte Cappello. Ora con la “cinque metri” possiamo realizzare progetti impensabili prima, a livello di qualità e velocità di realizzazione. E mostra alcuni degli ultimi progetti realizzati: cornici in metallo mono o bifacciali ricoperte da tessuti con bordi in silicone dalle forme particolari e dalle dimensioni decisamente wide. I progetti più innovativi e d’effetto sono quelli realizzati con l’azienda Dresswall: display dinamici che combinano immagini stampate ed effetti di luce. Molto più economici degli schermi LED e meno sensibili ad atti di vandalismo, ottengono lo stesso scopo: attirare l’attenzione del cliente anche nei contesti più caotici come stazioni, aeroporti, centri commerciali.
Credo che la tecnologia di stampa sia arrivata al massimo del suo sviluppo conclude Cappello. Le vere frontiere, oggi, sono i materiali, le idee creative e la capacità tecnica di realizzarle.